INTERROGAZIONE
9 novembre 2020
La seconda ondata del Covid-19, come tutti temevamo, è prepotentemente arrivata, con le dovute paure e preoccupazioni da parte di tutta la popolazione. I maggiori timori sono nell’ ambito sanitario e di come il tutto possa essere gestito al meglio nelle e dalle nostre infrastrutture sensibili per i cittadini.
Per quanto riguarda la nostra città, l’attenzione maggiore è rivolta alle case per anziani, case per anziani di Mendrisio gestite dall’ECAM.
L’ECAM a Mendrisio gestisce la casa anziani di Arzo (Santa Lucia) e le due di Mendrisio Borgo (Torriani 1 e 2).
Si è appreso dai media che anche le nostre case per anziani sono state colpite dalla seconda ondata del Covid-19, quella di Arzo in particolare. Questo rende ancora più faticoso e pesante il lavoro da parte di tutto il personale medico ed infermieristico.
Personale, nolenti o dolenti, provenienti in gran parte dalla vicina Penisola.
Penisola che come tutti sappiamo ha recentemente sospeso, per ora, solo l’entrata e l’uscita dalla Lombardia alla Svizzera e viceversa per, diciamo così, futili motivi.
Ma l’eventuale possibilità di un blocco totale d’entrata e d’uscita di tutti, personale impiegato nelle case per anziani incluso, non è da sottovalutare.
Pertanto dopo queste premesse chiediamo al lodevole Municipio quanto segue:
- Allo stato attuale come sono messe le nostre case per anziani per quanto concerne il Covid-19? Quanti sono i contagiati e le persone messe in quarantena nelle nostre tre strutture?
- Il personale a disposizione è attualmente sufficiente per gestire questa situazione di grande lavoro e di stress? Se no, come si sta muovendo l’ECAM?
- Per quanto concerne il personale frontaliero, l’ECAM non ha ventilato la possibilità, in caso di chiusura totale delle frontiere, di “trattenere/ospitare” il personale? Se si, come? Se no, perché?
In fede.
Massimiliano Robbiani (primo firmatario)
Simona Rossini, Roberto Pellegrini, Nadir Sutter, Lorenzo Rusconi, Stelio Frapolli, Alessio Allio, Nicholas Robbiani